
Lo scorso 2 febbraio, l'Unione degli Atei e degli Agnostici (della quale i più, compreso il sottoscritto, riuscivano ad assopirsi anche sconoscendone l’esistenza) ha preparato questi ignobili manifesti da far attaccare in giro per la città di Pescara.
L’oggetto della loro inutile, gratuita e ingiuriosa protesta si rivolge contro il crocifisso, espressione della religione cristiana nelle sue diverse confessioni nonché indiscusso simbolo delle nostre origini giudaico cristiane.
L’intenzione di questi individui era quella di tappezzare le scuole e la città, ma il Comune di Pescara non ne ha permesso l’affissione.
Costoro, non hanno mandato giù un diniego salutato come un affronto alle libertà fondamentali e, non paghi, hanno indetto per stamane un sit in di protesta in P.zza Italia a Pescara, per protestare contro l’ingiustificata censura di cui sono stati – a loro avviso - vittime.
Vorrei aprire una riflessione con Voi, cari amici del Pensatoio di Wiliam, sostituendomi - come fu costretta a fare una delle più grandi pensatrici del nostro tempo, Oriana Fallaci - all’inspiegabile atteggiamento silente dei vertici ecclesiastici che, a mio avviso, tollerano con eccessiva indulgenza, le intemerate di tutti coloro intravedono nel crocefisso un nemico da annientare.
Orbene, da cattolico praticante, democratico e convinto liberale, ritengo che le libertà dell’individuo incontrino un invalicabile limite nelle libertà degli altri e, del pari, nel rispetto ossequioso delle idee del prossimo.
Detto ciò, io sono cristiano e cattolico, rispetto chi non lo è perché ha un altro credo diverso dal mio o perché non crede in nulla (non c’è assolutamente niente di male). Questa è la famosa tolleranza di cui oggi tanto si parla e di cui noi Cristiani siamo indiscussi portabandiera.
Cosa diversa però sono gli atteggiamenti oltraggiosi di chi, credendo in cose diverse dalle mie, tende ad impormi con violente manifestazioni di pensiero che rasentano la blasfemia le sue idee, confidando nella notoria tolleranza dei seguaci di Gesù che sono costretti a subire, in gran parte del globo, le vessazioni di seguaci di confessioni che non contano il vocabolo tolleranza nel loro dizionario (o meglio di fondamentalisti che diffondono un verbo diverso da quello genuino della loro confessione, per guidare le folle verso atteggiamenti intolleranti e di inaudita ferocia persecutoria).
In Abruzzo abbiamo subito supinamente le prepotenze di quel gentiluomo chiamato Adel Smith, il musulmano di Ofena, le cui gesta non sono qui a rieditare (tanto le abbiamo odiate – nel silenzio – tutti noi!). Dopo le dichiarazioni colorite di questo rumoroso ospite (che chissà perché, tanto grande è il Mondo, si è stabilito proprio in Abruzzo), al quale la Chiesa abruzzese e romana a risposto sin troppo timidamente, tanto che costui, a corrente alternata, balugina ancora sui nostri mezzi di informazione con dichiarazioni ed azioni sempre più intolleranti, ora è la volta dell’Unione degli Atei ed Agnostici e Razionalisti.
A costoro dico: visto che tanto parlate di libertà, di Costituzione, di violenza e di un’altra serie di cose di cui forse avete una conoscenza opacizzata, mi prendo la libertà io di porvi una domanda: Vi risulta che noi cattolici andiamo in giro ad affiggere manifesti offensivi verso i non credenti? Vi risulta che organizziamo sit in contro gli agnostici per sensibilizzarli a convertirsi alla nostra religione o a promuovere campagne denigratorie dicendo che il non credente non esiste e che comunque non abbiamo bisogno di lui? A me non risulta, correggetemi se sono caduto in errore!
Allora, siccome la Vostra libertà finisce dove inizia la nostra, fateci una cortesia, non sbandierate diritti e libertà per portare offensive a chi, come al solito, seguendo l’insegnamento di Gesù Cristo, è sempre lì pronto a porgere l’altra guancia, perché se non lo sapete, Vi confido un segreto: grazie a quelli come Voi, le guance le abbiamo finite!
Buona vita a tutti.
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7 commenti:
Hai ragione Penastoio, la dovrebbero smettere di seminare odio e tirannia questi anti cristiani. D'altronde noi cattolici non disturbiamo nessuno e anche loro dovrebbero fare altrettanto. Dovremmo ribbellarci una volta tanto. Sono con te Pensatoio. Organizziamo anche noi una manifestazione contro questi spregiudicati che non fanno altro che fare casino.
Caro William dal nome nordico e pagano.Bene il dibattito, 6 sempre attento e lucido, complimenti. Sono però costretto a condividere poco di ciò che scrivi. E', il tuo, un articolo molto in linea con il conformismo paracattolico italiano: bravo a lamentarsi sempre e comunque. Voi cattolici vi incazzate per il crocefisso e vi dimenticate di onorarlo dalla mattina alla sera, dal battesimo all'estrema unzione. Vogliamo contarne le mancanze in politica, fra leggi nazionali e regionali contro cristianità? Lasciamo perdere! Mi ricordate alcuni camerati duri e puri che, al momento del governo della cosa pubblica, si sono riempiti le tasche di mazzette e la bocca di menzogne. Io non mi definisco più cattolico, fra le tante ragioni, perchè credo che l'ipocrisia del cattolicesimo crei seri problemi alla coscienza cristiana (con questo senza contare la gravità di disparità sociali ed umane per l'organizzazione stessa del suo sistema organizzativo...altro che il crocefisso al muro). Direi quasi che, per essere un buon cristiano, converrebbe essere sempre meno un cattolico. Relativamente al richiamo delle nostre origini(immagino di noi europei ed italiani) giudaico cristiane non capisco quando ciò sia avvenuto...oppure forse tu consideri per Europa un lembo di terra fra Spagna del nord e Italia meridionale, con Malta per contorno. Scusami, anche se le nostre origini fossero giudaico cristiane, ti risulta che ciò voglia dire che i cattolici debbano avere la predominanza nelle scelte statuali italiane ed europee? Non riduciamo tutto al crocefisso si, crocefisso no. Con la storia del crocefisso si tende a coprire due tendenze che a me non garbano: la prima è quella del piagnisteo retorico dei cattolici; la seconda è quella sanculotta del movimento ateo che -in Italia- altro non è che una costola dell'ex P.C.I. pronto a destabilizzare in ogni momento le nostre istituzioni.Personalmente mi sono battuto per non far rimuovere il crocefisso dalle aule quando ero assessore. Perchè non c'erano esigenze di alunni o loro familiari a chiederlo, ma solo di incallite insegnanti comunistelle dell'ultima ora + inclini a rompere i coglioni all'amministrazione cittadina che a pensare se la "e" verbo vada scritta oppure no con l'accento.
Tornando al tuo articolo ed al tuo tema, purtroppo per noi cristiani, e per voi cattolici segnatamente, gli atei esistono e ci dobbiamo confrontare con loro...anche quando non si vota. Te la sentiresti di non accettare il voto o la candidatura di un ateo con te? Perchè si sa loro come la pensano...o no? Allora, delle due l'una: o si accetta la partecipazione e la comune battaglia politica con gli atei, quando si scrivono i programmi e si cercano i voti...accettandone poi le pretese; oppure si stabilisce, all'interno di alcuni schieramenti politici che, l'accordo con rappresentati politici atei o con loro formazioni politico culturali, accordi non se ne fanno rinunciando anche ai loro voti.
Questo è ciò che volevo evidenziare, senza scomodare Oriana o il profeta Gesù.
I manifesti di cui parli? Squallidi, senza dubbio. Da non autorizzarne l'affissione. Ma dietro ciò...per favore, NON mettiamoci la retorica cattolica, sarebbe ora di smetterla cò ssà cazzata delle origini giudaico...cristiane. Grazie dello spazio.
Hermo.
Per il signor Hermo, il suo modo di voler comparire sempre e comunque fuori dal coro è pietoso!!!
Per te caro William, smettila di fare il samaritano e pensa meglio a fare il vicesindaco, sennò indossa la tunica e porta in giro la parola di Cristo.
Fatemi il favore...
Io non sono daccordo. Siamo o non siamo in uno Stato libero e laico. Allora benvengano anche gli atei.
perfettamente in sintonia con fabrizio p.
Personalmente, sono sempre contrario a qualsiasi tipo di provocazione, sempre meglio un sano e sereno confronto, unico modo per non alimentare un fanatismo inutile e intransigente, figlio dell'ignoranza e del pregiudizio.
Purtroppo oggi siamo afflitti da una vera piaga sociale, l'apatia e l'ignoranza. Tutti noi siamo coscienti di come la nostra società si stia degradando dei suoi valori fondamentali e troppo spesso i media non fanno altro che catalizzare l'attenzione su eventi poco edificanti...
Non capisco come mai le istituzioni e gli italiani non trovino la volontà di mettere da parte i loro interessi personali e rimboccarsi le maniche per recuperare un' identità sconvolta da uno stile di vita che sembra proprio schiava del materialismo in tutte le sue forme più striscianti.
Forse sono stato retorico e banale, ma penso che se le religioni e le convinzioni politiche non riescono a dare un vero indirizzo, soprattutto ai più giovani, mi sembra scontato che ci sia bisogno di trovare un nuovo modo di comunicare e ripensare a scelte fatte in precedenza..insomma, bisogna fare un'analisi molto più articolata sul disagio dei nostri giorni..
Non credo che essere cattolici, atei o altro ancora possa servire a cambiare la situazione, forse bisognerebbe ritornare a credere nei valori che ci rendono tutti uguali e riscrivere le regole per una più sana convivenza, senza cadere in contraddizioni e ipocrisie...concludo dicendo che non si può andare da nessuna parte senza avere un vero obiettivo da raggiungere...la storia politica e religiosa è piena sia di esempi negativi che positivi..ma troppo spesso ci si dimentica che siamo solo uomini e non immortali, forse bisogna crescere come una vera famiglia umana unita e forte...chissà solo un utopia..!!
Grazie del contributo anonimo, un contributo sano ed illuminato, per questi tipi di riflessione ho aperto questo blog. Grazie ancora
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