
Cari Amici del Pensatoio di Wiliam, nello scusarmi per la mia lunga latitanza dal blog, vorrei oggi pizzicare delle corde che ritengo care a tutti. In questi giorni tumultuosi, si respira nell’aria un grande desiderio di cambiamento nella politica, nell’economia e nella società. Il nostro Paese e quindi la nostra cara Regione, la nostra Provincia, la nostra vita di tutti i giorni è pervasa da timori, preoccupazioni ed incertezza per il futuro. Ovviamente questo piccolo amministratore locale di provincia, questo ignorante pensatore del web, non gode di quella illuminazione sufficiente a gettare un fascio di luce su quale sarà il futuro e soprattutto fornire la risposta sul se e sul come riusciremo a mantenere i nostri standard di benessere, atteso che, assieme alle incerezze sulle manovre di governo di queste ore, incombe come uno spettro il timore di un tracollo economico italiano e con esso quello del nostro benessere sociale.
Ma una cosa penso di saperla. Che sia centro destra o centro sinistra questa classe dirigente di geronti e dinosauri è, ciascuna per parte sua, responsabile dello stato attuale delle cose. Certo la colpa non è di Berlusconi, dei suoi Ministri o della maggioranza che lo sostiene. Altrettanto vero è che la responsabilità di questa sciagurata situazione, non possa essere addebitabile a Bersani, al Partito Democratico o a Vendola, Di Pietro, Casini e compagnia cantante. Ma di un fatto si può essere certi: costoro, tutti assieme, sono stati i protagonisti degli ultimi vent’anni e più dello scenario politico della nostra Nazione e, ciascuno per sua parte, ha sulla coscienza un pezzettino di responsabilità di ciò che sta accadendo e ciò che accadrà. Mi fanno ridere le domande e le risposte fornite nei talk show di questi giorni in cui tutti, soprattutto i dinosauri ante prima Repubblica, si presentano come il nuovo, tutti pronti a propinare la ricetta benefica che dovrebbe salvare lo stivale malato, quando in passato ne sono stati tutti corresponsabili coscienti ed impenitenti.
Ben venga allora, qualunque sarà il nostro futuro, il Cambiamento (sì la “C” maiuscola non è messa lì a caso) può essere la nostra salvezza. Arriveranno elezioni in primavera e sarà di nuovo il trionfo del centro sinistra? Ok! Allora che sia Matteo Renzi ad essere messo alla prova con la Sua freschezza, la Sua franchezza e perché no: la Sua incoscienza, ma lasciando a casa tutti i geronti del PD, del SEL, dell’IdV etc., promuovendo una classe di giovani trentenni e quarantenni alla prima esperienza, magari in costante contatto con un collegio extraparlamentare di probiviri, composto dai giganti del passato (i vari D’Alema, Parisi, Marini, Di Pietro e via dicendo). Rovesciamo lo scenario: sarà di nuovo la volta del centro destra? magari, ed allora: forza Alfano, siamo tutti con te...! ma ti prego lasciamo a casa (vista Colosseo) i soliti noti, ed anche tu circondati di giovani capaci come Te e vediamo cosa sei capace di fare.
Come qualcuno dei miei più intimi sa, sono uno di quelli che non farà mai carriera politica perché nella provincia in cui abito, c’è l’usanza di candidare per tre, quattro, cinque volte di seguito la stessa persona, prescindendo dall’appartenenza o meno al partito, perché sennò come si fanno a raggiungere i contributi previdenziali minimi? Magari andando a lavorare dopo aver servito per un breve periodo l’amministrazione del territorio? Giammai! Gli altri devono andare a sgobbare tutti i giorni, costoro invece sono stati unti dal Signore a vita (magari non proprio Nostro Signore, ma un Senatore che li raccomanda o peggio li impone nel collegio) .
No! secondo me le cose non dovrebbero andare così. In Parlamento, nelle Regioni, nelle defunte Provincie o nei Comuni, quando chiunque abbia fornito il suo "prezioso" contributo personale per dieci anni, deve ritornare alla vita privata o assurgere ad un livello di governo superiore, se ne ha le capacità (personali ed elettorali) e non inquinare quello strapuntino a vita, imponendo ad altri, magari giovani con idee e capacità, di attendere pazientemente ed educatamente un turno che, grazie a questo sistema, non arriverà mai. Così come non arriverà mai uno straccio di cambiamento, ovvio!
Allora Forza Renzi, bravo,! Coraggio Angelino! Mi piace questa voglia di fare piazza pulita di quelli che ad ogni elezione sembrano nuovi, ma neanche se li lavi con Perlana nessuno ci crede più. Magari anche un Renzi in Abruzzo non sarebbe poi così male, riusciremmo forse a liberarci di personaggi che sanno di stantio ma hanno sempre in tasca il sacchetto di naftalina, pronta per ogni evenienza.
Buona vita a tutti.

3 commenti:
Non c'è vero cambiamento senza che vi sia prima un riforma costituzionale. Il rinnovamento generazionale sarebbe assolutamente inutile se i quarantenni ed i cinquantenni dovessere governare con le regole attuali. I rottamatori presto sarebbero a loro volta rottamati, le colombe, nella migliore delle ipotesi, terrebbero in piedi governi deboli ed impotenti. Bastasse l'entusiasmo dei giovani per cambiare questo Paese!
E magari il nuovo saresti tu...
Sicuramente un cambiamento di volti sarebbe un inizio... Ma credo prorpio non sufficiente.
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