lunedì 20 settembre 2010

CDR da utilizzare presso il Cementificio di Scafa: non lasciamo solo il Dott. D'Ercole


Da mesi ormai si parla di utilizzare presso la cementeria di Scafa il Combustibile da Rifiuti e dal primo giorno della diffusione di questa notizia, il dott. Giampiero D'Ercole, da cittadino e medico di Scafa sta portando avanti un'importante battaglia civica rivolta a fare chiarezza sugli effetti di questa scelta ed innalzare lo sguardo verso i potenziali pericoli che le emissioni prodotte dalla combustione potrebbero comportare.
Invero anch'io mi sono documentato ed a ragion veduta posso asserire che, come in ogni "grosso affare", l'utilizzo dei CDR è ammantato da un velo di ipocrisia, intessuto da studi scientifici non sempre del tutto corretti o completi. Ho avuto modo di leggere che vi sono studi medico-scientifici su base epidemiologica che gridano vendetta sull'uso dei CDR, visto che nel raggio di diversi chilometri dai siti ove tale combustibile viene utilizzato, si è verificato - negli anni - un incremento esponenziale di feti abortivi, malformazioni congenite, nonchè l'aumento di diversi tipi di neoplasie.
Orbene, nel mio piccolo (non sono né un medico nè un epidemiologo) posso però asserire che il Cementificio di Scafa ha avuto nella storia di tutta la Val Pescara un ruolo fondamentale. Intorno ad esso è praticamente nata la comunità scafese e negli anni passati ha garantito benessere e prosperità a molte famiglie direttamente ed all'intera collettività indirettamente. Passi che ora, per la forza lavoro impiegata, esso non rappresenta che una foto sbiadita in bianco e nero di quello che fu, a motivo del fatto che le maestranze impiegate sono divenute negli anni un numero veramente risibile rispetto al passato, ma una cosa è certa: il fatto che esso impieghi trecento persone nell'indotto, non vuol dire che il cementificio sia autoizzato a bruciare tutto ciò che vuole! Sospendere questo progetto, in attesa di avere dati medici certi ed eventualmente bloccarlo definitivamente al minimo dubbio di pericolosità per la salute, non rappresenterebbe certo un reato di lesa maestà.
Il sapere che da anni vengono bruciati resti di pneumatici non ci fa certo felici ed anche quì bisognerebbe capire quale impatto ciò abbia sull'aria che respiriamo, ma adesso, nel rispetto delle esigenze industriali, bisognerebbe sospendere il progetto CDR, reperire quanti più dati possibile e solo dopo averli valutati concretamente con la lente della verità (non quella del profitto) decidere se sarà compatibile o meno con la salute della comunità.
L'Associazione ARIA NOSTRA SCAFA e Giampiero D'Ercole stanno portando avanti una battaglia per la salute di tutti noi. Io personalmente la sostengo e spero che questo mio piccolo contributo possa invogliare tutti gli amici del Pensatoio ad "arruolarsi" per il bene nostro e dei nostri figli.
Buona vita a tutti.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Daccordo con te, solo che dietro secondo me c'è ben altro...

Anonimo ha detto...

supponendo di non voler utilizzare il cdr,che cosa si propone di utilizzare?

Wiliam Carestia ha detto...

Guarda, rappresenterò sicuramente una voce al di fuori del coro, ma penso che la parte della val Pescara dove viviamo debba molto all'Italcementi, perchè come ben sappiamo per anni ha garantito benessere e certezza economica a tantissime famiglie. Ciò detto, a mio avviso tutti i cicli finiscono, compreso quello del Cementificio. Non sarebbe una bestemmia pensare, come si fa sempre più spesso nei poli industriali del Nord Italia, pensare di riconvertire la struttura o addirittura chiuderla, visto che ad oggi sono più i danni alla salute potenziali che potrebbero verificarsi che non i benefici economici realmente apportati al territorio. Il tutto accompagnato con una politica seria di sinergie reali fra sindacati e mondo istituzionale al fine di ricollocare al meglio (fra pensionamenti anticipati ed altre occupazioni di utilità sociale)le persone che direttamente e per indotto perderebbero l'occupazione.
Penso che, come accade ognidove, se si riuscisse ad aprire un tavolo del genere, si potrebbe anche non cedere all'ineuluttabilità del CDR che mi pare più una costrizione che una scelta. Tutto quì. Buona vita.