giovedì 18 febbraio 2010

SEGRETERIA PARTITO DEMOCRATICO ULTIMO ATTO: LA FARSA SI E’ COMPIUTA.



Con l’ultimo estremo accordo di palazzo, nel quale è stato determinante l’intervento del Big dei big Franco Marini, si è concluso l’ultimo atto della farsa messa in scena dal Partito Democratico pescarese per l’elezione del suo segretario Provinciale. Illusi e presi in giro i 15.000 elettori (il cosiddetto popolo delle primarie) che il 17 gennaio scorso si sono recati a votare il loro segretario ed oggi si ritrovano una pizza che è quella scotta di sempre: il segretario non è stato scelto con lo strumento del ballottaggio – previsto dallo statuto nel caso che nessuno dei candidati superasse il 50% dei consensi – ma con una pastetta che vede impalmato il più votato (Antonio Castricone) ed il secondo degli eletti, ad una manciata di voti (Antonio Di Marco), sarà “segretario aggiunto” (figura che forse esiste nello statuto della CISL ma sicuramente non in quello del Partito Democratico!).
Per evitare l’inevitabile, cioè un “bagno di sangue” fra i delegati, che con ogni probabilità avrebbero sostenuto, anche se con minimi margini, Antonio Di Marco, creando una lacerazione insanabile nel Partito Democratico Pescarese e provocando significative fuoriuscite di protesta da parte di molti, si è scelto di inventarsi una carica inesistente nel nome della condivisione del programma e del bene dei cittadini… ma quando mai!
La verità è, ancora una volta, che le primarie sono una bufala e funzionano solo quando utilizzate per impalmare il più forte, dandogli la possibilità di disintegrare delle teste di legno messe lì solo per essere massacrate. Per contro, quando si confrontano veri candidati, il partito si spacca e si sfalda, escono fuori le storiche diversità (i democristiani sono un’altra cosa rispetto ai compagni!), e i vertici sono costretti ad inventarsi le cariche per sottoscrivere delle tregue tanto finte quanto instabili. Sì finte. Perché vi sarà nel PD del pescarese una tregua sino alla prossima decisione importante per il Partito, dove all’improvviso ballugineranno da sotto i tavoli delle trattative le lunghe lame dei coltelli, ringuainati momentaneamente per amor di Franco!
E’ altrettanto vero che per un partito che si logora lentamente, carente di leadership ed orfano dei suoi Patron, non ce n’è un altro in grado di colmare questo vuoto, atteso che il PdL, macchina da guerra a livello governativo, nel pescarese, tranne qualche eccellenza nelle città capoluogo, conta in provincia solo un esponente di profilo adeguato (il Sindaco D’Ottavio) e non dimentichiamoci che non v’è nessun candidato eletto né in Provincia, né in Regione. Praticamente il PdL in Val Pescara non figura nei diversi livelli di governo del territorio.
Da ciò la triste conclusione: loro litigano e si stanno cannibalizzando a vicenda, ma noi non siamo in grado di sostituirci a loro con una classe all’altezza… non so cosa sia più triste!
Buona vita a tutti.

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sabato 6 febbraio 2010

Dopo l’arroganza e la violenza dei fondamentalisti islamici ora anche l'Unione degli Atei e degli Agnostici. Adesso basta!


Lo scorso 2 febbraio, l'Unione degli Atei e degli Agnostici (della quale i più, compreso il sottoscritto, riuscivano ad assopirsi anche sconoscendone l’esistenza) ha preparato questi ignobili manifesti da far attaccare in giro per la città di Pescara.
L’oggetto della loro inutile, gratuita e ingiuriosa protesta si rivolge contro il crocifisso, espressione della religione cristiana nelle sue diverse confessioni nonché indiscusso simbolo delle nostre origini giudaico cristiane.
L’intenzione di questi individui era quella di tappezzare le scuole e la città, ma il Comune di Pescara non ne ha permesso l’affissione.
Costoro, non hanno mandato giù un diniego salutato come un affronto alle libertà fondamentali e, non paghi, hanno indetto per stamane un sit in di protesta in P.zza Italia a Pescara, per protestare contro l’ingiustificata censura di cui sono stati – a loro avviso - vittime.
Vorrei aprire una riflessione con Voi, cari amici del Pensatoio di Wiliam, sostituendomi - come fu costretta a fare una delle più grandi pensatrici del nostro tempo, Oriana Fallaci - all’inspiegabile atteggiamento silente dei vertici ecclesiastici che, a mio avviso, tollerano con eccessiva indulgenza, le intemerate di tutti coloro intravedono nel crocefisso un nemico da annientare.
Orbene, da cattolico praticante, democratico e convinto liberale, ritengo che le libertà dell’individuo incontrino un invalicabile limite nelle libertà degli altri e, del pari, nel rispetto ossequioso delle idee del prossimo.
Detto ciò, io sono cristiano e cattolico, rispetto chi non lo è perché ha un altro credo diverso dal mio o perché non crede in nulla (non c’è assolutamente niente di male). Questa è la famosa tolleranza di cui oggi tanto si parla e di cui noi Cristiani siamo indiscussi portabandiera.
Cosa diversa però sono gli atteggiamenti oltraggiosi di chi, credendo in cose diverse dalle mie, tende ad impormi con violente manifestazioni di pensiero che rasentano la blasfemia le sue idee, confidando nella notoria tolleranza dei seguaci di Gesù che sono costretti a subire, in gran parte del globo, le vessazioni di seguaci di confessioni che non contano il vocabolo tolleranza nel loro dizionario (o meglio di fondamentalisti che diffondono un verbo diverso da quello genuino della loro confessione, per guidare le folle verso atteggiamenti intolleranti e di inaudita ferocia persecutoria).
In Abruzzo abbiamo subito supinamente le prepotenze di quel gentiluomo chiamato Adel Smith, il musulmano di Ofena, le cui gesta non sono qui a rieditare (tanto le abbiamo odiate – nel silenzio – tutti noi!). Dopo le dichiarazioni colorite di questo rumoroso ospite (che chissà perché, tanto grande è il Mondo, si è stabilito proprio in Abruzzo), al quale la Chiesa abruzzese e romana a risposto sin troppo timidamente, tanto che costui, a corrente alternata, balugina ancora sui nostri mezzi di informazione con dichiarazioni ed azioni sempre più intolleranti, ora è la volta dell’Unione degli Atei ed Agnostici e Razionalisti.
A costoro dico: visto che tanto parlate di libertà, di Costituzione, di violenza e di un’altra serie di cose di cui forse avete una conoscenza opacizzata, mi prendo la libertà io di porvi una domanda: Vi risulta che noi cattolici andiamo in giro ad affiggere manifesti offensivi verso i non credenti? Vi risulta che organizziamo sit in contro gli agnostici per sensibilizzarli a convertirsi alla nostra religione o a promuovere campagne denigratorie dicendo che il non credente non esiste e che comunque non abbiamo bisogno di lui? A me non risulta, correggetemi se sono caduto in errore!
Allora, siccome la Vostra libertà finisce dove inizia la nostra, fateci una cortesia, non sbandierate diritti e libertà per portare offensive a chi, come al solito, seguendo l’insegnamento di Gesù Cristo, è sempre lì pronto a porgere l’altra guancia, perché se non lo sapete, Vi confido un segreto: grazie a quelli come Voi, le guance le abbiamo finite!

Buona vita a tutti.

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