

CASO DI MATTIA ALLA PROVINCIA DI PESCARA: NON SI PUO’ ESSERE BRAVI IN TUTTO!
Ho seguito con attenzione la querelle sulle regalie natalizie e sui rimborsi spesa alla Provincia di Pescara e la tempesta in un bicchier d’acqua procurata dal dott. Attilio Di Mattia, consigliere Provinciale eletto nelle fila dell’Italia dei Valori.
Non posso aimè vantare il privilegio della conoscenza personale del dott. Di Mattia ma so che sicuramente è un giovane uomo straordinario, con vasta cultura e competenza professionale e con un curriculum da fare invidia.
Nulla questio quindi sulla profilo personale e professionale, da cui c’è solo da prendere esempio, io per primo, ma la politica, purtroppo, è un'altra cosa!
Mi struggo al pensiero di come una persona così colta, dotata ed intellettualmente aperta possa soffrire in maniera così marcata dell’imprimatur ipocrita caratteristico della linea politica monotematica dell’Italia dei Valori.
La sterile quanto appiccicosa polemica sui rimborsi spesa (previsti dal TUEL e dai regolamenti) o sui regali natalizi donati alla Giunta da Guerino Testa od ai Sindaci della Val Pescara da parte del Presidente del Consigli Giorgio De Luca (attingendo dai fondi di bilancio all’uopo predisposti) dimostra quanto purtroppo vuota sia l’azione politica dell’Italia dei Valori in Provincia.
Per colpa (o per dolo) di un certo modo di far politica che instilla, giorno dopo giorno, nell’animo dei cittadini italiani, gocce di cianuro, al sol fine di metterli contro ogni tipo di consesso elettivo ad ogni livello, in Italia la politica sta morendo.
Prescindendo sull’opportunità dei pensieri natalizi, tradizione discutibile ma sicuramente lecita e perpetrata dall’epoca ante unità d’Italia, l’idea che donne e uomini che si impegnano in politica non debbano percepire i rimborsi spesa per i loro spostamenti o i gettoni di presenza quando presenziano alle assise in commissione consiliare e lo debbano fare completamente gratis è pura demagogia se non distillato di populismo.
Ritengo utile cingere idealmente la mano del dott. Di Mattia (che non ho il piacere di conoscere, ma spero molto presto di avere il privilegio di avere la sua conoscenza diretta e forse anche la sua amicizia) ed accompagnarlo sul sentiero della politica locale, forse a lui sconosciuto.
Invero, dalle posizioni prese, è desumibile ch’egli ritenga che la politica sul territorio si possa fare dall’estero, tornando a Pescara una volta o due al mese, semplicemente inviando un articolo al quotidiano “Il Centro d’Abruzzo” e facendo scoppiare una gazzarra mediatica tediosa e senza alcun senso.
Ciò mi può stare anche bene, atteso che il partito dell’Idv non è nuova a queste polemiche vuote e demagogiche, ma a lui dico che seppur stimato professionista nel mondo del lavoro, la politica va fatta sul posto, fra la gente, porta a porta, nel caseggiato, anche e soprattutto segnalando “i tombini rotti”, (benché, come dichiarato al quotidiano "Il Centro d'Abruzzo", ci sono già sin troppi consiglieri che lo fanno).
E' necessaria la presenza sul territorio, ascolto continuo dei cittadini, impegno giornaliero con e per la gente: questo è il compito di chi fa, ai diversi livelli, l’amministratore.
La nobiltà della politica sarebbe irrimediabilmente offesa e compromessa se si pensasse di poterla fare via Web o via Fax, da migliaia di chilometri di distanza.
Sicuramente il partito che ha candidato il dott. Di Mattia si è giovato del suo alto profilo personale, ma chi lo ha votato non ha, di fatto, rappresentanti sul territorio, l’Idv praticamente non ha in Attilio né un orecchio per farsi ascoltare né una voce per farsi sentire.
Per onorare il mandato conferito dagli elettori, non è sufficiente presenziare ad un Consiglio Provinciale al mese, prescindendo da chi rimborsa i viaggi da e per Vienna, discussione che lascio ai perditempo!
Il collegio di Montesilvano ha eletto una persona che, di fatto, non può partecipare ed apportare il suo prezioso contributo nelle commissioni consiliari ed a nulla valga il fatto che magari qualcuno le possa considerare inutili (chi le riteneva inutili non doveva candidarsi lasciando spazio a chi non le considerava tali).
Inoltre i vaticinii sull’istituzione di sedute consiliari via Web rischiano di offendere l’intelligenza dei cittadini: sin dai tempi di Marco Tullio Cicerone, nelle assemblee pubbliche è giuridicamente necessaria ed indefettibile la presenza fisica del membro dell’assise, specialmente quando si celebrano i consigli o riunioni in commissioni legalmente istituite. Non rovesciamo il Mondo, per favore! Come dire ai Parlamentari, non viaggiate più da tutta Italia per andare a Montecitorio o a Palazzo Madama, risparmiamo i soldi, questi palazzi potrebbero diventare musei, visto che tutto può esser fatto davanti ad un monitor!!!
La videoconferenza è strumento utilissimo ed efficace ma, in altre sedi e per altri scopi, non per la politica, perché l’eletto deve essere presente insieme con tutti gli altri colleghi per onorare il suo mandato, tutti i giorni che vanno dall’elezione alla carica sino allo spirare della consiliatura.
Ergo mi concedo di dispensare un consiglio al dott. Di Mattia: se vuole fare il consigliere provinciale, rinunci al suo lavoro e scenda in trincea così come fanno tutti gli altri amministratori locali e non si limiti a biasimare le condotte di chi, con la sua presenza, sta onorando il mandato conferito dai cittadini. Fatto ciò, allora sì potrà dare dimostrazione di coerenza aprendo una battaglia affinché la politica venga fatta gratis ed a spese degli eletti, che poi, per vivere, venderanno i loro gemelli d’argento con il logo della Provincia, cominceranno a recarsi alle commissioni con l’autostop ed fare un po’ di sano digiuno 365 giorni all’anno, cosicché l’Idv potrà finalmente arrogarsi il merito di aver estirpato il “magna magna” dalla politica Italiana.
Buona vita a tutti.
5 commenti:
Ben detto Wiliam. La devono fare finita di fare i falsi samaritani. Sei un mito
Penso che se lavori fuori non ti dovesti candiare perchè non puoi ascoltare i tuoi elettori.
Caro Amico e mentore, parlo al plurare perchè molte persone la pensano come me riguardo a questa faccenda ed a questo partito di "predicatori samaritani". Ai tempi d'oggi la politica porta a porta, la conoscenza delle persone, le problematiche del territorio sono diventate superate. Si pensa davvero di poter risolvere tutto a distanza con un "click". In una realtà piccola come quella della nostra Turri mi son dovuto rendere conto della difficoltà di poter "amministrare a distanza" (E' DURA MOLTO DURA)....e sto parlando di Turrivalignani (900 anime). A livello di consiglire provinciale non si puo'. E' troppo facile sparare a zero su tutto e tutti. Solo Critiche distruttive, mai una proposta. In romagna si dice: "FATTI, NON PUGNETTE"! Un abbraccio, Davide D'Alimonbte.
Wiliam, dovevi esserci tu in Provincia a dare battaglia a questi demagoghi. La tuan mancata candidatura è la dimostrazione che oggi in politica vanno avanti solo i ruffiani ed i voltagabbana. Comunque bravo, questo blog mi piace. Vai avanti così
William, non sprecare tempo, ma adesso merita di essere tenuta in considerazione anche l'Italia dei Valori... ma per favore!!!!
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