
Dopo la batosta incassata il 14 dicembre sia alla Camera sia al Senato, Gianfranco Fini non pago della ignominiosa figuraccia, ora lancia un appello ai suoi pasdaran sul territorio per cercar di far saltare anche i Consigli Regionali.
Ora, cari amici del Pensatoio di Wiliam, dopo aver ottenuto la consapevolezza che costui ha messo in piedi tutta questa farsa a cagione dei suoi livori personali con il Premier Berlusconi, io mi chiedo: quale consiliere regionale, benchè finiano di ferro, possa spingersi a mettere in difficoltà la giunta aquilana che già sta vivendo un momento drammatico di suo, stretto fra il debito della sanità, il terremoto ed una economia stagnante?
Si sa bene che coloro i quali sono passati con Fli, lo hanno fatto con la certezza (che poi si è scontrata contro il "Buldozer Berlusconi" che li ha fatti ridestare violentemente facendoli ritornare alla loro inutile consapevolezza) che nel volgere di qualche mese si sarebbe tornati a votare. Del che con il loro pactum sceleris che accoltellava il Cesare Silvio nella fredda giornata dicembrina dei "lunghi coltelli", si sarebbero bllindati un posto nella lista bloccata di questo nuovo partito fascisto-comunista, garantendosi così l'agoniato salto nel palazzo romano.
E' appena il caso di ribadire che probabilmente saranno le ultime elezioni politiche con questo sistama elettorale scandaloso, fatto di nominati e non di eletti. Con tale sistema, anche chi non ha neanche i voti per essere eletto nell'assemblea condominiale, ha la possibilità di garantirsi un seggio in Parlamento, continuando a ringraziare lo statista Fini che pur di avere disperati accoliti, ben sarà disposto a garantir loro una collocazione alta nella lista elettorale del rispettivo collegio, appena sotto il nome del salvatore "Gianfranco Fini".
Ora, tutto ciò è uno scandalo ma ormai non ci scandalizziamo più di nulla da queste parti.
Dopo aver incassato la figuraccia però, il cercare di far cadere, con lo stesso sistema, anche le giunte regionali mi sembra addirittura grottesco.
Voglio sperare che nell'emiciclo abruzzere, i vari Nasuti e Menna non seguano questa rincorsa al massacro, perchè vorrebbe dire che non hanno a cuore le sorti della nostra martoriata Regione ma solo il loro posticino al caldo - da alzatore di mani - a Montecitorio o a Palazzo Madama.
Non so se siete daccordo con me amici del Pensatoio di Wiliam, ma se ciò dovesse accadere io propongo che alla prossime elezioni politiche dovremo intraprendere inizitive civiche molto forti, perchè non è possibile che chi non ha a cuore la propria Regione (per la quale è stato eletto ed ha cercato ed ottenuto la nostra fiducia), vada a rappresentare l'Abruzzo in Parlamento, pagando un prezzo elevatissimo: gettare il governo locale nel caos e nell'instabilità, in un momento in cui l'Abruzzo attraversa una delle fasi economiche più buie della sua storia.
Buona vita a tutti.