
A quanto pare, ci siamo proprio. Dopo affermazioni, smentite e controsmentite che si sono succedute nelle ultime settimane, lo sciagurato balzello è ormai inevitabile.
Dal 1º luglio, infatti, l'asse attrezzato Pescara-Chieti sarà a pagamento, ma solo per chi proviene dall'autostrada o per chi vi si immette… o così dicono!
Un ulteriore balzello che servirà (non si sa a chi o meglio si sa, all’ANAS) per far cassa e magari per lasciare le nostre arterie stradali, soprattutto quelle secondarie, degne di un Paese del Quarto Mondo.
Senza far troppe polemiche, i problemi che voglio analizzare con Voi, cari amici del Pensatoio, sono molteplici. E vi chiedo altresì di commentare questo post al fine di condividere un po’ di idee che potrebbero essere utili anche a chi ha la responsabilità del governo del territorio ma che, a quanto pare, in questo momento, è preso da altro.
1° problema) la scure dei balzelli locali che si riverberano direttamente sui cittadini e, cosa ancor più grave, sui fruitori dei servizi di primissima necessità (la circolazione stradale è appunto uno di questi). Se a livello centrale non si smette di tagliare sul locale, continuando con lo stridente ritornello che recita “non stiamo mettendo le mani nelle tasche dei cittadini”, sicuramente il centrodestra non andrà molto lontano, atteso che dopo le parole, inevitabilmente arrivano i fatti e, com’è evidente a tutti, le tasche vengono toccate eccome!
Dimostrazione palmare di ciò è data dal fatto che dal 1° luglio, tutti i fruitori dell’asse attrezzato cominceranno a pagare il pedaggio, ma a brevissimo anche le imposte locali di ogni sorta subiranno un ritocco al rialzo, atteso che Comuni, Province e Regioni, fortemente penalizzate dalla emananda manovra correttiva, taglia le consulenze, taglia i servizi, taglia i contributi, taglia i finanziamenti, taglia gli Enti Inutili, taglia di qua e taglia di là, dopo aver tagliato il tagliabile ed anche di più, dovranno per forza aumentare le tasse locali o inventarsi nuove forme di prelievo!
2° problema) per tornare all’asse attrezzato. Si dice il pedaggio sarà dovuto solo da parte di chi si immette o entra in autostrada. A parte le difficoltà logistiche di installazione di apparati di prelievo del pedaggio, la mia domanda si potrebbe formulare più o meno così: è mai possibile che non c’è nessun governatore del territorio, a tutti i livelli di vertice, che non veda, come lo vedo io, povero amministratore locale di una piccola comunità, che se si impone il pedaggio in questo modo, la Tiburtina Valeria diverrà un inferno dantesco (uno di quelli più in basso, più vicini a Lucifero, per intenderci) e che quei già pochi che oggi utilizzano l’autostrada per percorrere il tratto che collega le municipalità della Valle alla città capoluogo, ora non la prenderanno più ed il traffico locale diverrà insostenibile (o per meglio dire una vera e propria guerra civile). Amici provate solo ad immaginare il rettilineo di contrada Brecciarola di Chieti nelle ore di punta… ho già i brividi!!!
3° problema) ma è possibile che con Provincia di Pescara, Comune di Pescara e Regione Abruzzo governate dal centrodestra, i paladini dell’asse attrezzato libero da gabelle ingiuste e opprimenti devono essere quelli dell’opposizione??? Amici del PDL, amici dell’UDC, amici di Rialzati Abruzzo etc., guardate che ancora arrivano le ferie, se ci siete battete un colpo!
4° problema) consapevole del fatto che nell’interlocuzione con il Governo centrale noi abruzzesi non abbiamo - da un pezzo - un ruolo di primissimo piano, anche perché, purtroppo, non annoveriamo più fra gli eletti dei nostri collegi, politici del calibro di Remo Gaspari o Nino Sospiri, ma quel che io dico, quanto meno una riflessione sulle conseguenze di questo balzello a livello locale si poteva aprire? e se è stata aperta (voglio sperare) noi poveri cittadini ne vorremmo conoscere i veri esiti, non i soliti fumosi proclami per guadagnare tempo in attesa che la mannaia del boia si abbatta sulle nostre teste.
5° problema) Il PD sta facendo la sua parte. In Abruzzo è all’opposizione nella maggior parte dei tavoli che contano, mentre dove ha conservato lo scettro del comando langue e soffre, quindi protestare è un ruolo che in questo momento gli calza a pennello. Benissimo, buon lavoro, anzi grazie. Ma tutte le associazioni dei consumatori, quelli pronti ad intervenire contro l’ATO, l’ACA, gli Autovelox, disposti a costituirsi parte civile in ogni processo con un minimo di rilievo mediatico… dove sono? E’ proprio in questi momenti che dovrebbero far pesare il loro ruolo, ma forse sono, come gli esponenti del PDL locale, già in ferie!
L’asse attrezzato nacque nella metà degli anni settanta, al sol fine di consentire uno sviluppo più sostenibile ed armonioso dell’area metropolitana fra Chieti e Pescara e per le migliaia di persone che la popolavano. Oggi, invece, la si vuol trasformare in un lusso per gli utenti che tenderanno, in un momento di grave contrazione dei consumi, a spostarsi ancor meno di prima e solo per attendere alle attività indispensabili (lavoro, studio, cure etc), inferendo un grave colpo all’economia di questa parte di Mondo.
A mio modo di vedere, in questo momento, l’ultima cosa di cui sentivamo la necessità.
Agli automobilisti l’ardua sentenza!
Buona vita a tutti.
